I circuiti elettrici
Un circuito elettrico è un percorso chiuso in cui circola una corrente elettrica causata dalla differenza di potenziale esistente tra gli estremi del circuito stesso. Le parti principali di un circuito elettrico elementare sono:
Un generatore di corrente (es. pila)
Un utilizzatore (es. lampadina)
Un filo conduttore che unisce i due poli a differente potenziale
Un interruttore che serve ad aprire e chiudere il circuito interrompendo il passaggio della corrente
I simboli degli elementi di un circuito
Circuito aperto e circuito chiuso
I COLLEGAMENTI NEI CIRCUITI
Spesso capita di dover inserire nello stesso circuito elettrico più utilizzatori (es. lampadine) o più generatori (es. pile).
Sia gli utilizzatori che i generatori possono essere collegati in due modi diversi: in serie o in parallelo.
lampadine
in serie in parallelo
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pile in serie in parallelo |
Collegamento di utilizzatori in serie
La
tensione giusta per accendere le lampadine in serie è uguale
alla somma delle tensioni di accensione delle singole
lampadine:
per
tre lampadine da 1,5 volt collegate in serie va bene una batteria da
4,5 volt
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Una tensione minore ( 1,5 V ) fa accendere poco o niente le lampadine, mentre una tensione maggiore ( 9 V ) è eccessiva e può farle bruciare.
In
questo caso, gli utilizzatori sono collegati al generatore in modo da
non dipendere l’uno dall’altro e, perciò, il mancato
funzionamento di uno di essi non pregiudica quello degli altri: se
una lampadina si fulmina, le altre continuano a funzionare.
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In questo tipo di collegamento le varie lampadine devono avere tutte un tensione di accensione uguale a quella della batteria di alimentazione. Ogni lampadina, però, può assorbire una corrente diversa: la batteria fornirà una corrente totale uguale alla somma delle correnti assorbite dalle singole lampadine
Collegamento di generatori in serie
La tensione di
una batteria di pile è data dalla somma delle singole
tensioni: collegando in serie n pile uguali,
ciascuna delle quali fornisce la tensione V, si ottiene una batteria
la cui tensione totale è uguale a n*V
L’intensità
di corrente, in questo tipo di collegamento, è uguale a
quella che potrebbe fornire una singola pila.
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Questo tipo di collegamento viene usato quando si vuole una tensione maggiore di un singola pila, che, in genere, è molto bassa ( 1.5 V ).
Collegamento di generatori in parallelo
Questo tipo di collegamento si ottiene unendo fra loro, rispettivamente, tutti i poli negativi e tutti i poli positivi delle singole pile.
Il collegamento è praticamente possibile solo con pile uguali. La tensione ai capi della batteria di pile è uguale a quella di una singola pila, mentre la corrente che essa può fornire aumenta.
Se le pile sono in numero di n, la corrente disponibile è n volte maggiore, sicché è possibile alimentare un utilizzatore che richieda una tale corrente; se, invece, l'utilizzatore richiede una corrente uguale a quella fornita da una singola pila, si avrà una durata delle pile n volte maggiore.
IL CORTO CIRCUITO
Nel circuito (di fig .a) il filo A ha una resistenza
elettrica bassissima, ed è collegato in parallelo al trattato di circuito B che
ha una resistenza elettrica molto maggiore perché in esso è inserita una
lampadina.
Quando si chiude l'interruttore 1, nel tratto A non passa corrente; nel
tratto B la corrente circola e la lampadina si accende.
Se si chiude anche l'interruttore 2, la lampadina si spegne: perché? Perché la
corrente passa tutta nel tratto A, dove non incontra resistenza,
mentre non passa nel tratto B dove incontra resistenza.
Questo fenomeno si chiama corto circuito.
Se il circuito resta "in corto" per diverso tempo, il generatore si surriscalda; se si tratta di una pila, essa può esplodere versando al suo esterno pericolosi acidi.
Un
corto circuito indesiderato si verifica quando, per cause accidentali,
due punti di un circuito tra i quali esiste una certa tensione, vengono
a trovarsi collegati da un tratto di conduttore con resistenza molto
bassa.
Quando
due fili scoperti si toccano, la corrente elettrica passa
attraverso la zona di contatto tra i fili, che ha una resistenza
bassissima. La corrente diviene perciò elevatissima e
i fili bruciano (rischio di incendio).
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